UOVA

L’acquisto delle uova, è un gesto ormai automatico, in commercio ce ne sono di tutti i tipi. Nella grande distribuzione si possono trovare le fresche, i brick con solo tuorli, solo albumi, misti, già zuccherati, liofilizzati, congelati in polvere…
Ma cercare di capire la provenienza di queste uova e cioè da dove vengono, che tipo di mangime è stato usato, quali e se sono stati aggiunti coloranti per ottenere un tuorlo giallo, entriamo spesso nel campo del puro mistero.
Tante delle uova che si trovano in commercio provengono da allevamenti intensivi in cui le galline sono tenute stipate in spazi ristrettissimi.
Come se non bastasse, in questi enormi capannoni le galline vengono tenute sotto luce artificiale che simula giornate della durata di 20 ore anziché 24, così da guadagnare più di un giorno in una settimana e indurre le galline a produrre più uova. Stipate, senza aria e senza la possibilità di muoversi
Le nostre uova sono fresche, le galline possono razzolare, sono allevate in un ambiente fuori dallo smog della città, viene utilizzato un mangime naturale, autoprodotto, bio.

Per sapere quali acquistare, basta saper leggere il codice alfanumerico che è impresso su ogni guscio, da sinistra a destra, il primo numero che troviamo indica il tipo di allevamento:
0: l’uovo è biologico, le galline sono allevate all’aperto, non in gabbia e quindi libere di muoversi, nutrite con alimenti biologici;
1: le galline sono allevate all’aperto;
2: sono allevate a terra;
3: sono allevate in gabbia.

I tuorli delle uova che abbiamo in bottega sono pallidi, non colorati artificialmente. La sfoglia sarà giallino pallida, non a tutti appagherà l’occhio. Qui c’è in ballo dell’altro, e molto più consistente. Abbinate ad una buona farina daranno una sfoglia tenace, da masticare, assaporare.